venerdì 27 Luglio 2018

Non riconoscevo più la mia vita, ma quando sono venuto a Milano…

Mi chiamo Simone. Ho quarant’anni e abito in Sicilia. Un mese fa, dopo un certo periodo in cui non stavo bene, mi è stata fatta una diagnosi di tumore. Quando l’ho saputo, è come se si fosse spenta la luce nella mia vita. Dal quel momento, mi è sembrato di vivere in un incubo. Mi hanno detto che per avere possibilità di guarire, avrei dovuto andare a Milano. Avrei dovuto lasciare la mia famiglia, i miei bambini piccoli, i miei amici, il mio lavoro che amo. Mi è crollato il mondo addosso. Mi sono sentito smarrito e terrorizzato. Non riuscivo nemmeno a pensare. Avevo solo paura e mi sentivo solo disperato.

Non riconoscevo più la mia vita… ma quando sono venuto a Milano ho trovato qualcuno ad accogliermi.

La sig.ra Luisa aveva appena fatto le orecchiette con le cime di rapa e ha invitato me e mia moglie a metterci a tavola. C’erano dei volontari che chiacchieravano con altri ospiti in salotto. Si sono presentati e mi hanno detto che avrei potuto contare sulla loro compagnia se avessi voluto. Mi sarebbero venuti a trovare anche in ospedale. E che se fosse servito un passaggio in macchina per raggiungerlo, mi avrebbero dato una mano. Mi sono accorto che stavo iniziando a rilassarmi. E ho percepito, come una piccola lucina su un sentiero ancora lungo, che faceva capolino la speranza.

Simone, ospite di CasAmica Via Fucini

 

Credits: Flowers Creative